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Il fumetto come genere linguistico e narrativo nasce più
di centanni fa, ma gli studiosi della storia della comunicazione,
nei reperti linguistici delle varie civiltà, hanno individuano
diversi esempi che si avvicinano alle modalità di narrazione
tipiche dei baloons (i graffiti, la colonna Traiana a Roma, La biblia
Pauperum, i codici miniati, ecc
), segno di una necessità
intrinseca nelluomo di poter arricchire al massimo il proprio
linguaggio, sfruttando testo, immagini e loro consequenzialità,
per comunicare o raccontare qualcosa.
La
capacità letteraria e le potenzialità linguistico-pedagociche
dei comics sono da sempre state sottovalutate, considerandoli come
genere ludico di puro intrattenimento, un linguaggio per bambini.
Il fumetto invece è un linguaggio ibrido, estremamente aperto
per costituzione alla multimedialità ed interpolazione di
differenti media e proprio oggi le nuove tecnologie, la computer
grafica, le animazioni tridimensionali, la TV digitale ed Internet,
lo trasformano in qualcosa di nuovo e diverso, arricchito danimazione,
interattività, percorsi di lettura personalizzati, effetti
speciali, ecc... La comunicazione diventa sempre più ricca
e globale.
La mostra organizzata attraverso differenti momenti, si pone proprio
lobiettivo di invitare il fruitore a questa visione, aperta
allutilizzo di differenti media non più rinchiusi in
compartimenti stagni. Dove la letteratura si può sposare
con la musica, il cinema con la pittura e il divertimento con argomenti
più impegnativi. Come si realizza un fumetto? E quali saranno
le sue potenzialità comunicative in rapporto allo sviluppo
digitale del futuro?
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